Sembra un piccolo castello con la torre che si affaccia sul mare.
Non è abitata da tantissimo tempo e non si sa nemmeno chi ci vivesse prima.
Per tutti, quella è la casa della torretta.
In questi giorni, però, sta succedendo qualcosa.
Ieri sera tirava vento e ho sentito che le persiane della casa della torretta sbattevano.
Strano, molto strano! Meglio scrivere tutto sul mio diario.
Stamattina ho scoperto di aver sentito bene:le finestre sono spalancate e anche il portone d’ingresso è aperto.
Cerco di sbirciare dentro e mi sembra di vedere una cassa.
Corro a chiamare Ulisse, per chiedergli se lui ne sa qualcosa.
Quando torniamo la casa della torretta è di nuovo chiusa.
«Com’è possibile? Un minuto fa il portone era apertoe ho visto una grande cassa all’interno, devo scoprire cosa contiene!»
«Cara Fiorella, qui di casse vedo solo quelle piene di frutta e verdura del tuo negozio!»mi risponde il mio amico bagnino.
Mentre Ulisse ride, vedo un’ombra dietro una finestra del secondo pianoe gli dico di girarsi velocemente.
«Non vedo proprio nulla, Fiorella. Stai lavorando troppo di fantasia.Ora devo tornare al lavoro, ti saluto».
Il lavoro! Si è fatto tardi, devo aprire subito il negozio.
Naturalmente per tutto il giorno tengo d’occhio la casa.
Sembra che non ci sia nessuno. Eppure ho una strana sensazione,come se qualcuno mi stesse spiando.
Ho deciso: dopo il lavoro andrò a dare un’occhiata.
Finalmente ecco l’ora di chiusura.
Mi rimangono solo da fare i conti in cassa e poi potrò partire per la mia indagine.
Ma un momento: e quella busta cos’è?
È sul mio bancone, non ha il francobollo, ma c’è il mio nome scritto sopra.
La apro: dentro c’è una lettera dell’alfabeto ritagliata.
Che abbia a che fare con la casa della torretta?
Il mistero aumenta e sono sempre più emozionata.
Metto la busta nella borsa, preparo un bel cesto di frutta fresca da portare con mee mi dirigo alla casa disabitata.